A meno che non voliamo con un veleggiatore da parapendio, necessariamente il nostro aeromodello avrà un motore.
Anche per i motori possiamo definire due definite categorie:
a. Motori termici (a scoppio): sono una miniaturizzazione dei motori più grandi ed hanno delle prestazioni di tutto riguardo malgrado le loro piccole dimensioni. Il carburante che usano è una miscela di olio di ricino (circa 20-25%) e alcol metilico. Spesso si trovano anche miscele con un additivo in più, chiamato intromettano, che serve a facilitare l'accensione del motore e gli dà maggior potenza.
La miscela viene introdotta nella camera di combustione del motore attraverso un carburatore che regola la quantità di aria/carburante e nebulizza la miscela per una migliore combustione.
La candela che serve per incendiare la miscela e far andare il motore, è di tipo speciale, detta ad "incandescenza": non ha bisogno di batteria durante il volo ma solo durante l'accensione (si utilizzano delle perticolari batterie da 2 V e ad alto amperaggio). Una volta che il motore è in moto viene tolta il collegamento batteria (che viene lasciata a terra) e candela: l'esplosione della miscela all'interno del cilindro permette alla candela, che è composta da un sottile filamento) di rimanere calda ed essere pronta per lo scoppio del ciclo successivo.
Questo motori possono raggiungere velocità considerevoli e sono apprezzati da molti modellisti perché sono realistici anche dal punto di sita sonoro, ma forse per un principiante sono un po' impegnativi da gestire e da far funzionare.
b. Motori elettrici: da alcuni anni il motore elettrico è entrato prepotentemente nel modo dell'aeromodellismo, grazie al miglioramento delle prestazioni e alla riduzione dei costi.
I motori elettrici si dividono in due grandi gruppi: quelli a spazzole (brushed in inglese) e quelli senza spazzole (conosciuti tra i modellisti col nome di brushless). Questi ultimi sono da preferire in quanto, lavorando con meno attrito, permettono maggiori velocità di rotazione e un minor consumo di batterie.
L'alimentazione di questi motori avviene infatti grazie ad un pacco di batterie, di diverso voltaggio a seconda del motore. Le batterie di ultima generazione, le LiPo (batterie ai polimeri di litio) sono da preferire in quanto hanno il doppio vantaggio di essere più leggere delle vecchie batterie al NiCd e di permettere un maggior tempo di volo.
Le batterie vengono caricate con appositi caricabatterie.
La velocità del motore viene regolata mediante l'utilizzo di un regolatore di velocità collegato alla batteria e al motore oltreché al canale della ricevente dedicato appunto al motore.
I motori elettrici hanno il grosso vantaggio di non sporcare, non far rumore, partire subito, e quindi sono indicati per un modellista non esperto.